Un isola misteriosa a due passi da Venezia: L’isola di Poveglia

Un isola misteriosa a due passi da Venezia: L’isola di Poveglia

Amici oggi parliamo di Poveglia, un isolotto a pochi chilometri da Venezia che ha una storia alle spalle che eclissa la fantasia, ma non una storia paranormale… Sono moltissime le leggende che circolano sul posto, leggende che alcuni ricercatori con cui ho parlato hanno sfatato al 100%.

Dobbiamo precisare che la sua storia si articola su un migliaio di anni a partire dall’epoca delle grandi repubbliche marinare per arrivare fino ai giorni nostri. Innegabile che si siano verificati fatti sanguinosi come in qualsiasi altro posto così antico, ma le leggende più diffuse sono legate al periodo della peste e precisamente agli ultimi vent’anni del 1700. A quell’epoca, precisamente nel 1782, alcune strutture dell’isola ospitarono diversi equipaggi malati di peste che terminarono la loro vita proprio qui tra atroci sofferenze. I racconti parlano di cadaveri di appestati che venivano bruciati ogni giorno, ma si tratta di numeri che hanno assunto proporzioni crescenti nel corso degli anni allo scopo di alimentare la leggenda, infatti i morti comprovati sono appena 20.

Con questo non posso affermare con certezza che non ci possa essere nulla di paranormale, per il semplice motivo che non mi sono mai recato sul posto ed effettuato alcuno studio, ma di certo se ci fosse qualcosa non sarebbe legato a queste storie e puntualizzo che chiunque si rechi ad indagare in questo posto stupendo ne è influenzato in modo tangibile.

Vi propongo un video realizzato da alcuni ragazzi che hanno girato in lungo e largo l’isola permettendo a noi tutti di osservare le rovine di quelle strutture con un glorioso passato e un articolo del Cicap che spiega tutta la vera storia, storia comprovata e basata su studi seri. 

Poveglia: La ricerca ad opera del Cicap

E  se oltre al video ed al buon articolo del Cicap amate la lettura vi consiglio questo libro che ho trovato su Amazon : Poveglia, tra storia verità e leggenda”

Ma ho pensato anche agli amanti dei Ghost Hunters “cinematografici”, eccovi la versione dell’indagine di Zak Bagans, sicuramente divertente e piacevole come solo lui sa fare, ma basata su fantasie. 

https://www.youtube.com/watch?v=DlKkLzsoDwU