Scarecrow lo spaventoso feticcio

Nella letteratira horror si incappa spesso nello Scarecrow, o se preferite lo spaventapasseri (anche se non è proprio la traduzione letterale se avete notato), e non molti sanno che le sue origini sono in effetti legate al mondo delle ombre, degli incubi.

Lo Scarecrow incarna, nella tradizione, le emozioni e i pensieri mostruosi che spesso provocano sentimenti di terrore e paura e non è un caso che nelle tribù norrene fosse usato in occasione di alcuni eventi naturali come l’equinozio primaverile. Oggi diremmo che era un modo per dare corpo alle emozioni negative e tenerle sotto controllo, per dire incanalarle in un oggetto controllabile.

Avrete capito che la religione nordica pagana e’ un groviglio intricato di credenze non sempre facili da interpretare, ma a noi interessa parlare dello spaventapasseri, di quel misto di paglia e stracci che secondo alcune leggende prenderebbe vita in certe notti e sarebbe capace di trasformare in esseri simili a lui i malcapitati. Naturalmente sono solo speculazioni horror, anche se a dire il vero di grande effetto se le inquadriamo nell’ambiente e nella solitudine di un campo coltivato.

Chiudete gli occhi ed immaginate di trovarvi soli in mezzo ai filari di granturco, con la sola luna a proiettare le ombre dei filari e della vostra presenza, pensate che solo il silenzio e il fruscio generato dei filari vi faccia compagnia e che in mezzo a tutto questo un enorme spaventapasseri troneggi dall’alto dei suoi sostegni, con i suoi occhi realizzati con dei bottoni a fissarvi… Qui potreste ricordarvi delle sue origini spirituali, del suo compito di catalizzare il male e forse preferireste essere altrove, ma ormai è tardi e lo spaventapasseri non è più sui suoi sostegni…

Ok mi sono lasciato prendere la mano ma la letteratura horror è questo, regalare emozioni, far crescere l’adrenalina e il nostro vecchio amico di paglia è un personaggio stupendo.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.