Ilonzana maschera sarda della strega

Ilonzana, nota anche come Filonzana, rappresenta la tradizionale maschera di una strega che partecipa alle festività carnevalesche di Ottana, nella provincia di Nuoro, in Sardegna. La sua figura iconografica segue da vicino quella della strega tradizionale, con l’eccezione del volto della maschera. Quest’ultimo, realizzato in legno di pero selvatico, viene successivamente dipinto di nero, così come l’intero vestito, sottolineando il suo ruolo predominante nei confronti della Vita e della Morte.

Ilonzana
La foto è stata realizzata dall’artista Giovanni Pisanu, per il concorso relativo al Carnevale in Barbagia, trovate qui l’articolo completo: Challenge

La Filonzana è dotata dei suoi strumenti distintivi, tra cui la conocchia, il fuso e le forbici sempre pronte a tagliare il filo della Vita, a meno che non le venga offerto ciò che desidera, spesso simboleggiato da un bicchiere di vino. La popolazione nutre un misto di timore e rispetto nei confronti di questa figura, poiché ella conosce il destino di tutti, pronta a rivelarlo in qualsiasi momento, il che la rende poco gradita agli occhi della comunità.

Sebbene potrebbe sembrare simboleggiare le Parche del Fato, che nel mito sono tre (Cloto, Lachesi e Atropo), la Filonzana è invece un’entità solitaria. Questo la avvicina a una sorta di strega devota alla dea Minerva, riconoscibile dagli occhi di civetta. Il termine “strega” deriva proprio dall’animale totemico di Minerva, la civetta (dal latino volgare “striga”, mentre nel latino classico “strix”, “strige” significa civetta). Nel mito, Minerva è anch’essa una filatrice delle trame della vita, della morte e della rigenerazione, associandosi alle antiche dee Madri e alle streghe.