Il Coco, il mangiabambini del Portogallo


La leggenda del Coco in Portogallo è conosciuta come “O Bicho Papão” o semplicemente “O Coco”. Si tratta di una figura leggendaria simile al “Babbo Natale cattivo” o al “uomo nero” nelle tradizioni di altri paesi. Il Coco è una figura utilizzata dai genitori portoghesi per spaventare i bambini disubbidienti o irrequieti, per farli andare a letto presto o per farli stare tranquilli.

Secondo la leggenda, il Coco è un mostro o un fantasma, non è molto chiaro e dipende dalla fantasia della famiglia, che si aggira nelle tenebre e nei boschi, pronto a catturare i bambini disobbedienti o capricciosi. I genitori minacciano spesso i loro figli con la possibilità che il Coco venga a prenderli se non si comportano bene. A volte, il Coco viene anche descritto come un essere malvagio che rapisce i bambini disubbidienti e li porta via, nascondendoli per sempre.

La storia del Coco è stata trasmessa oralmente di generazione in generazione e ha un ruolo educativo, insegnando ai bambini l’importanza di essere disciplinati e rispettosi. Anche se la figura del Coco è utilizzata principalmente per spaventare i bambini, è importante notare che nella cultura portoghese, l’intento non è di terrorizzare i più piccoli, ma piuttosto di educarli a essere obbedienti e a comportarsi bene.

Come molte altre leggende simili in altre culture, il Coco è un elemento folkloristico che è sopravvissuto nel tempo e continua a essere una parte delle tradizioni popolari in Portogallo. Mentre molti genitori continuano a utilizzare il Coco come strumento educativo, è anche importante mantenere un equilibrio tra l’uso di queste storie e l’attenzione alla sensibilità e alla paura dei bambini.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.