Film: The Boogeyman (2023)

The Boogeyman è un film che incarne generalmente il mio genere preferito, mostri dell’armadio, suvvia, sono intriganti. Sfortunatamente qui la trama ha un pelino di Babadook, tragedie famigliari, ansiogeno se vogliamo ma non nel modo che prediligo, è un film che esplora i temi del lutto, della paura e del dolore, mescolando sapientemente horror psicologico e atmosfere suggestive, a qualcuno piacerà più che a me.

La regia di Rob Savage crea una tensione costante che tiene lo spettatore incollato alla sedia fino all’ultima scena con un pizzico di delusione sul finale che poteva essere più spietato, ma termina con una nota ambigua, lasciando allo spettatore il dubbio sulla reale natura del Boogeyman.

Dopo la morte della madre, le sorelle adolescenti Sadie e Sawyer Harper si ritrovano ad affrontare un lutto in una casa silenziosa e cupa. Il padre, Will, psicologo di professione, è troppo affranto dal dolore per occuparsi adeguatamente di loro, lasciandole sole con la loro angoscia.

Un giorno, un nuovo paziente di Will, Lester Billings, sconvolto dalla perdita dei suoi figli, si presenta a casa loro in preda al terrore. Le sue parole enigmatiche e il suo comportamento allarmante lasciano presagire una presenza malvagia che si nutre della paura e del dolore.

Quando Sadie inizia a percepire una presenza inquietante in casa, nessuno le crede, nemmeno suo padre. La sua razionalità vacilla di fronte a eventi inspiegabili e incubi terrificanti. Presto anche Sawyer, la più piccola, viene colpita da visioni spaventose.

Mentre il terrore cresce, Sadie si convince che la creatura di cui parlava Lester, il Boogeyman, sia reale e che le stia dando la caccia. Determinata a proteggere sua sorella e a sconfiggere l’entità che le tormenta, Sadie si avventura in un’indagine che la porterà ad affrontare i suoi demoni interiori e a scoprire la verità sul Boogeyman.