Epico ritrovamento in Egitto: La tomba di Cleopatra

Epico ritrovamento in Egitto: La tomba di Cleopatra

Amici, se ne parla un po’ ovunque e quindi, da buon appassionato, ne parlo pure io. Sembra sia stata ritrovata la tomba della bella regina Cleopatra, la più iconica tra le donne del passato, idealizzata dalla società moderna che ormai associa il suo viso a quello delle più belle di Hollywood, mora, capelli perfettamente acconciati e occhi da gatta che non perdonano.

Sembra che tutti gli indizi conducano ad un luogo specifico, solo pochi metri di profondità in una camera segreta  che Zahi Hawass proprio non ha intenzione di divulgare. Cleopatra visse tra il 69 ed il 30 a.C. inquadrata quindi in quel periodo che viene chiamato Tolemaico, periodo che si conclude proprio con la sua morte, ed oggi a distanza di più di 2000 anni dalla sua scomparsa sembra stia per tornare tra noi. Interessante il fatto che insieme alla celebre regina dovrebbero trovarsi le spoglie del suo compagno e grande amore Marco Antonio…

Ora però una piccola precisazione, stiamo parlando di ritrovamento ma in effetti la certezza ancora non esiste per noi non addetti ai lavori, gli archeologi infatti dichiarano di essere ad un passo dalla rivelazione del secolo ma non esiste certezza matematica.

Dalle parole dei ricercatori e di Zahi Hawass:

«Il luogo individuato ci ha restituito nel corso delle indagini molti elementi riconducibili senza dubbio alla figura storica di Cleopatra. Per questo, sappiamo ora dove andare esattamente a scavare»

«Abbiamo trovato le stanze tutte sommerse, una condizione che non ci permette di scavare bene. Pertanto, la prima cosa che dobbiamo fare ora è liberarle dall’acqua. Un lavoro che stiamo organizzando: è la fase più complessa, chiaramente. Ma l’obiettivo è di affrontarla presto per proseguire, poi, con l’indagine e lo scavo»

Ma allora quali sarebbero esattamete le prove tanto certe che fanno sostenere questa tesi? Gli studiosi si stanno basando su dei cartigli che indicherebbero il nome della tanto amata regina nei pressi degli scavi, cartigli che come ben ricorderete sono una sorta di cartellino moderno che esprime nella simbologia dei geroglifici il nome di un Faraone, pensate al caso di Re Tut di cui abbiamo parlato tempo fa.

Insomma si tratta ancora di ipotesi e non certezze, ipotesi che siamo tutti sicuri troveranno conferma non appena si riuscirà a vuotare il sito dall’acqua che lo ricopre, rimaniamo in attesa.