Lo spettro del cimitero di Cuglieri

La leggenda dello spettro del cimitero di Cuglieri è una delle classiche storie di fantasmi che entrano a far parte della tradizione popolare.

Cuglieri è un paese sardo in provincia di Oristano abitato da poco più di 2500 anime, trova collocazione nell’antica regione del Montiferru, estremamente pittoresco ed antico dal classico fascino sardo, strade strette e antiche strutture. A livello archeologico va citata la presenza nel suo territorio dei resti della città fenicio-punica di Cornus.

Conosco bene il paese Cuglieri sin da bambino, ma la leggenda che vado a raccontarvi mi è giunta grazie al racconto di una cara amica, Beatrice, originaria di questo luogo.

Si racconta che durante il secondo conflitto mondiale un uomo, poco dopo le sue nozze, fu chiamato in guerra e li fu dato per disperso. Evidentemente morto e sepolto lontano da casa, fu cercato invano dalla inconsolabile vedova che cercò in ogni modo di ritrovare almeno le sue spoglie per potergli dare sepoltura nel cimitero del paese, cosa che non accadde.

La donna morì senza sapere cosa fosse successo al marito e si racconta che la sua anima vaghi nel cimitero del paese, nei pressi della Basilica di Santa Maria della neve, alla disperata ricerca della lapide del marito. Si dice che nelle notti di luna piena, nel silenzio del cimitero, si possa sentire il fruscio causato dallo spirito della donna che cerca disperatamente tra le lapidi.

Chiaramente si tratta di una leggenda, non ho trovato alcuna prova tangibile dei fatti raccontati, ma sembra che la storia di questa famiglia devastata dalla guerra sia autentica, probabilmente simile a migliaia di storie simili in tutto il mondo, un dolore straziante che non può far altro che ricordarci quanto siano stupide ed inutile le guerre che ancora devastano le nostre società.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.