La leggenda sulla nascita della Sardegna

Oggi vi racconterò la leggenda sulla nascita della Sardegna, perché anche la Sardegna avrebbe a quanto pare origini legate ai capricci degli dei.

Vi riporto in un epoca ormai dimenticata, un epoca che vedeva gli antichi Dei lottare e infliggere pene ai mortali per puro capriccio, un regno dominato da esseri simili agli Antichi tanto decantati da Lovecraft nel suo celebre Necronomicon.

Tutto ebbe origine secondo questa leggenda qualche millennio fa, cosa che fa supporre qualche disastro geologico poi spiegato con l’ira divina, allorché esisteva un continente chiamato Tirrenia, ricco di vegetazione ed abitato da uomini e donne bellissimi.

Queste persone vivevano in pace finché il capriccio di una divinità pose fine alla loro vita tranquilla sconquassando Tirrenia e generando un terribile maremoto che culminò con uno tsunami che invase le terre inghiottendo buona parte del continente.

Fu allora che l’ira di Dio si placò e vedendo che ormai tutta la terra stava per finire inghiottita dai mari pose il suo piede sulla poca terra ancora superstite e la tenne a galla salvandola.

La Sardegna prese allora il nome di Ichnusa che letteralmente significa “orma di piede” e così nacque l’odierna isola.

A ben dire le leggende sono spesso basate su fatti reali spiegati in modo fantasioso ed è plausibile che un cataclisma simile si sia effettivamente verificato. Se analizziamo la zona archeologica di Barumini, portata alla luce negli anni 50 non possiamo far a meno di notare che tutto era ricoperto da metri di terra, come accade in seguito ad uno tsunami e non possiamo ignorare la presenza di tante conchiglie e resti marini in una zona assolutamente lontana dalla costa.

Quindi, la nascita della Sardegna, se pur non per opera divina è assolutamente probabile che debba la sua attuale conformazione a questo evento catastrofico ed io trovo la cosa piuttosto interessante.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.