Nuova teoria del complotti: Internet morto

Su Internet lo sappiamo sono diffuse numerose teorie del complotto, tra le varie e più strampalate vi segnalo la “Teoria dell’Internet Morto”, teoria che sostiene che dal 2016 o 2017 Internet sia peggiorato drasticamente, trasformandosi in un deserto virtuale privo di attività umana. Secondo questa teoria, l’Internet attuale è vuoto, sterile e privo di contenuti rispetto a quello del 2007. L’ipotesi stravagante dietro questa visione è che l’attuale stato di Internet sia il risultato di un’operazione su vasta scala, orchestrata dall’intelligenza artificiale (IA) con scopi oscuri.

Internet morto

L’idea è che un sistema di bot e dipendenti pagati lavori attivamente per manipolare la cultura e il discorso online, promuovendo un’agenda segreta. Si sostiene che questi bot cercano di influenzare la percezione pubblica su temi politici o di distrarre continuamente gli utenti, spingendoli all’acquisto di prodotti per evitare che si mettano in discussione gli élite.

È vero che l’attività di bot su Internet è significativa, costituendo quasi la metà del traffico internet nel 2022. Ciò include anche attacchi informatici come i DDOS, ma la preoccupazione cresce con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, che potrebbe accelerare l’evoluzione e l’uso sempre più sofisticato di questi bot dannosi.

I teorici del complotto avvertono che i criminali informatici stanno migliorando la loro automazione, focalizzandosi sugli endpoint delle API e sulla logica aziendale delle applicazioni. Questo potrebbe comportare interruzioni aziendali e impatti finanziari più significativi nei prossimi anni. Infatti, l’evoluzione di questi bot è già evidente sui social media, dove svolgono un ruolo rilevante.

Per quanto sia piuttosto allarmistica questa teoria ha qualcosa di interessante e probabilmente vero, innegabile che l’uso massiccio delle IA ponga dei seri questiti etici, voi cosa ne pensate?