Non lasciare una sedia vuota davanti al letto

Non lasciare una sedia vuota davanti al letto è una delle leggende metropolitane che si sentono più spesso nel mondo del paranormale, curiosa davvero, ma credo abbia delle radici piuttosto antiche e radicate nella tradizione popolare.

Esiste infatti anche nella mia terra l’idea che sedie vuote si debbano lasciare per gli spiriti in alcune giornate particolari, come ad esempio la notte di Ognissanti. In Sardegna è infatti usanza la notte dei morti lasciare la tavola imbandita come se dovessero arrivare degli ospiti, e si lascia così per tutta la notte, in modo che i fantasmi dei nostri cari estinti possano sedersi e festeggiare banchettando con ciò che gli abbiamo preparato, poi il giorno dopo di mangia tutto insieme a parenti e amici.

Non credo che sia una prerogativa unica della Sardegna, forse esistono altre tradizioni simili, ma da queste ho pensato possa derivare l’idea che una sedia vuota possa richiamare uno spirito allo stesso modo. Mentre però questa di ognissanti è una tradizione positiva, quella della sedia vuota davanti al letto non lo è affatto, si crede infatti che qualunque essere possa essere richiamato e che possa interferire con il nostro sonno nel migliore dei casi oppure pensare di poter soggiornare perennemente nei casi peggiori.

Così gli anziani tendono a non lasciare le sedie senza nulla ad occuparle, il che potrebbe rappresentare una simpatica scusa per un disordine di cui un po’ tutti ci macchiamo… Non credo mi sia mai capìitato di lasciare una sedia così vuota in camera da letto, ma io sono uno di quelli che posa asciugamani o abbigliamento sulle sedie, quindi forse dovrei provare e vedere che succede.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.