L’occhio che uccide (Peeping Tom)

“Peeping Tom” in Italia “L’occhio che uccide”, è un film britannico del 1960 diretto da Michael Powell. Il film è noto per essere uno dei precursori del genere thriller psicologico e dell’horror psicologico.

Il protagonista, Mark Lewis, interpretato da Carl Boehm, è un giovane fotografo che lavora come assistente in uno studio di riprese cinematografiche durante il giorno. Tuttavia, di notte, Mark è un voyeur e un serial killer. Porta con sé una telecamera nascosta e filma le sue vittime mentre le uccide, catturando le loro espressioni di terrore. Le sue azioni sono legate a un complesso derivante da un’infanzia traumatica.

Il film esplora in profondità la psicologia del personaggio principale, mettendo in scena una narrazione oscura e disturbante che sfida lo spettatore. “Peeping Tom” è stato controverso al momento della sua uscita e ha ricevuto recensioni miste, ma nel corso degli anni è stato rivalutato ed è considerato un classico del cinema horror e psicologico.

Il film è noto per aver affrontato il tema del voyeurismo e la connessione tra la pornografia e la violenza. La sua rappresentazione audace e provocatoria della violenza lo ha reso un punto di riferimento nella storia del cinema e ha influenzato numerosi registi successivi, tra cui il regista horror Dario Argento.

“Peeping Tom” è un film notevole e una pietra miliare nel genere dell’horror psicologico, nonostante la sua iniziale controversia.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.