Le Arpie

Oggi si tende ad associare questo termine a una donna piuttosto aggressiva, ma da dove trae origine? Bene ho deciso di trattare un pizzico di mitologia greca, credo sia molto interessante come argomento.

Le Arpie sono creature mitologiche che compaiono principalmente nella mitologia greca e romana. Il loro nome deriva dal greco “harpagos,” che significa “colui che strappa” o “colui che rapisce“, ed il motivo sarà presto chiaro. Le Arpie erano spesso descritte come creature ibride, con il corpo di uccelli e il volto di donne.

Solitamente, erano rappresentate come creature malvagie e tormentatrici. Il loro ruolo principale era quello di infliggere punizioni divine o causare disturbi. Una delle rappresentazioni più famose delle Arpie si trova nell’opera epica “Eneide” di Virgilio. Nell’opera, le Arpie sono descritte come creature alate con volti deformi, che tormentano il veggente Celeno e i suoi compagni. Questi eventi si verificano nel corso del viaggio di Enea in cerca di un luogo in cui fondare la sua nuova patria, per chi abbia fatto studi classici è un piacevole ricordo per gli altri, fidatevi e se avete curiosità ecco qui: Eneide
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Un’altra menzione celebre delle Arpie si trova nell’opera “Le Rane” dello scrittore comico greco Aristofane. Qui, le Arpie vengono dipinte come creature sgradevoli e fastidiose, che interferiscono con le attività quotidiane degli dei dell’Olimpo.

Nella mitologia greca, le Arpie erano spesso associate a divinità come Zeus o le Erinni (o Furie), e venivano inviate come strumenti di vendetta o punizione. Nonostante la loro natura negativa, in alcune versioni delle storie mitologiche, le Arpie svolgevano anche ruoli positivi o ambivalenti, come nel mito di Giasone e gli Argonauti, dove agivano come guide o custodi.

Le rappresentazioni delle Arpie possono variare leggermente tra le diverse fonti mitologiche, ma sono generalmente considerate figure temute e potenti. La loro presenza nelle storie mitologiche ha influenzato l’arte, la letteratura e la cultura popolare nel corso dei secoli, rendendole un elemento affascinante e spesso spaventoso della mitologia greca e romana.