L’analisi in background

Oggi parliamo del nostro cervello e della su capacità di analizzare in modo autonomo, l’ho chiamata analisi in background. Vi sarà capitato spesso di trovarvi alle prese con un problema e, nonostante l’impegno, non riuscire a risolverlo, bene capita a tutti, ma capita anche qualcosa di più interessante.

Spesso abbandonando l’analisi cosciente del problema la risposta arriva come in automatico, come una sorta di intuizione meccanica. Io mi trovo spesso in questa situazione durante il mio lavoro, e così lascio stare, metto da parte e magari ci dormo su. Stranamente la soluzione arriva da se, un idea che prima non avevo affatto considerato fa capolino tra i miei pensieri e si rivela la soluzione ideale.

Risulta evidente che la nostra mente non smetta mai di elaborare, questo lo sappiamo, il cervello è sempre in attività, ma evidenetemente di questa attività fanno parte anche i problemi da risolvere, una analisi in background appunto, un metodo per portare a termine i compiti che gli sono stati sottoposti.

Quanto è intensa questa attività? Forse più di quanto immaginiamo, probabilmente un sistema estremamente evoluto che non va a sovraccaricare la nostra mente cosciente ma continua a elaborare con il minimo sforzo. Spesso sentiamo dire che usiamo solo una piccola percentuale della nostra mente, in realtà non è vero, sono leggende metropolitane, usiamo tutto ma non con la stessa intensità, infatti un uso simile andrebbe a sovraccaricare il nostro sistema nervoso rendendo più complicata l’analisi di problemi che diamo per scontati.

Come sappiamo che sarebbe quasi impossibile usare tanta energia? Bene mediamente è stato calcolato che un cervello normale vada a consumare in una giornata qualcosa come 500 calorie, un consumo calcolato sulla nostra vita comune, ma più usiamo le nostre capacità e più calorie briciamo, è stato infatti calcolato che un giocatore di scacchi, notoriamente un grande pensatore, arriva a bruciare fino a 6000 calorie al giorno, cosa che evidentemente non è dovuta allo sforzo del sollevare i pezzi sulla scacchiera… (Fonte: https://sciencecue.it/)

Pensiamo ora a persone affette da sindrome di Savant, il loro cervello ha delle carenze piuttosto marcate all’emisfero sinistro, quello preposto alla logica matematica, questa mancanza sposta le abilità sul destro che viene usato per sopperire a tali mancanze, ma lo fa in modo sbilanciato, potenziando la memoria, la capacità di percepire immagini e così via. Così andando ad elaborare dati tipicamente destinati alla logica nel lato della fantasia e delle immagini riescono a compiere calcoli incredibili come dei computer e cose anche più complesse, ma questa loro abilità è una condanna perché per loro è difficile, nalla migliore delle condizioni, rapportarsi con altre persone, con il mondo in genere…

Allora cosa accadrebbe se anche noi avessimo la capacità di elaborare come loro i dati ma su entrambi gli emisferi? Bene, alcuni ritengo siano quelli che chiamiamo geni, persone dotate di una grande intelligenza e vediamo che la loro vita è spesso poco felice, altri semplicemente impazziscono.

Allora ben venga un limite se il rischio è la pazzia, ma voi come ritenete di essere? Vi sentite spesso annoiati? Eccellete in una sola materia? Avete la mente costantemente piena di pensieri? Dite tante parolacce? Passate da un hobby all’altro senza sosta? Avete pochi amici? Se vi riconoscete in questo probabilmente avete una intelligenza superiore alla media e non esiste cura, ma esistono tante cose da studiare e capire e questo è un gran bene.