La bambola Okiku

La leggenda della bambola Okiku è un racconto giapponese che narra di una bambola considerata posseduta dallo spirito di una giovane ragazza di nome Okiku. Questa leggenda è stata tramandata attraverso generazioni ed è diventata una delle storie di fantasmi più famose del Giappone.

La storia risale al 1918, nella città di Iwamizawa, sull’isola di Hokkaido, Giappone. Un giovane marinaio di nome Eikichi Suzuki acquistò una bambola per la sua sorellina di nome Okiku. La bambola era una tradizionale bambola giapponese con capelli neri e occhi scuri. Okiku adorava la bambola e giocava con lei tutto il tempo.

Tuttavia, la tragica morte di Okiku colpì la famiglia Suzuki. Si dice che Okiku morì a causa di una malattia o di un incidente, ma le circostanze esatte non sono chiare nella leggenda. Dopo la sua morte, la famiglia notò che i capelli della bambola Okiku stavano crescendo, il che era strano poiché le bambole tradizionali giapponesi avevano capelli fatti di seta o altri materiali che non crescevano naturalmente.

Con il passare del tempo, i capelli della bambola Okiku continuarono a crescere, diventando sempre più lunghi. Si dice che la famiglia Suzuki avesse mantenuto la bambola in un altare domestico, dove i capelli sembravano crescere di diversi centimetri ogni anno. Questo evento misterioso divenne oggetto di leggenda e attirò l’attenzione di molte persone.

Nel corso degli anni, la bambola Okiku divenne una sorta di icona del paranormale, con storie che circolavano riguardo alla sua presunta “vita” o al suo legame con lo spirito di Okiku. Alcuni credono che Okiku stessa avesse infuso la sua essenza nella bambola, permettendo ai suoi capelli di crescere come se fossero veri. Altri, tuttavia, ritengono che il mistero sia dovuto a cause naturali o scientifiche, come l’assorbimento di umidità o reazioni chimiche.

Oggi, la bambola Okiku è custodita presso il Tempio Mannenji nella città di Iwamizawa, dove viene considerata un’attrazione turistica e un simbolo di questa affascinante leggenda giapponese. La storia della bambola Okiku ha affascinato molte persone e ha contribuito a mantenere viva la tradizione delle storie di fantasmi nella cultura giapponese.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.