Helena Poirier, la possessione più straziante

Il caso di Helena Poirier è probablmente uno dei presunti casi di possesisone demoniaca più feroci e discussi. Non gode della stessa fama di altri casi eccellenti perché il cinema ancora non se ne è occupato, ma ci sono io a raccontarvi qualcosa.

Ma chi era Helena Poirier? Vissuta tra il 1834 ed il 1914 era una umile ragazza di campagna, con un buon carattere, che nella vita si era dedicata al mestiere di camiciaia e lavandaia. Da quello che raccontano sembra che la sua vita sia stata una lunga ossessione demoniaca, cosa che effettivamente appare strana se consideriamo che visse 80 anni. L’ossessione alla quale fu sottoposta, da come si legge, fu precendente ed apripista ad una vera e propria possessione diabolica.Se leggete il mio blog abitualmente sapete che vi è una notevole differenza fra l’ossessione e la possessione. Nel primo caso il soggetto viene tormentato, perseguitato; ma non si può scoprire con certezza la presenza di uno spirito diverso da quello della sua vittima, in quanto questa entità si cela e vuole ottenere il suo scopo di fiaccare la vittima. La vera possessione diabolica incomincia quando questo spirito si manifesta con chiara evidenza, cosa che si analizza a partire dai seguenti segni indicati nel Rituale romano degli Esorcismi: conoscenza inspiegabile di lingue straniere che il soggetto non ha mai imparato, tipicamente lingue morte – conoscenza di fatti lontani e segreti che non sono umanamente accessibili al soggetto, ma mai futuri, perché non è dato a tali entità conoscere il futuro – ed a seguire delle manifestazioni di forza evidentemente sovraumana nel soggetto stesso.

La povera Helena subì a quanto pare dei pestaggi da parte del Maligno in presenza della madre e non, venne gettata giù dal letto durante la notte, venne perseguitata più di ogni altro caso di cui si sia a conoscenza…

Certo però non possiamo escludere il periodo di riferimento, parliamo di anni a cavallo tra 800 e 900, non un periodo storico governato dalla psicanalisi, che infatti vide la luce in quel periodo, vi ricordo che “L’interpretazione dei sogni”, opera fondamenale di Sigmund Freud è datata 1899. Siamo quindi ai primordi di tale scienza, ed è quindi plausibile che la povera Helena fosse solo molto disturbata e che le prove inconfutabili riportate dai testimoni dell’epoca fossero legate ad una cultura che ancora associava ogni male agli spiriti.

Non di meno è chiaro che se la giovane riportava segni sul suo corpo era probabilmente vittima di demoni interiori, forse si autoinfliggeva delle ferite, ma questo non potremmo saperlo mai.