E se il principio olografico fosse la spiegazione?

Il principio olografico è un concetto teorico che si origina dalla fisica teorica, in particolare dalla teoria delle stringhe e dalla teoria delle informazioni quantistiche. Esso suggerisce che l’informazione contenuta in una regione tridimensionale dello spazio possa essere rappresentata da un’informazione equivalente codificata sulla sua superficie bidimensionale.

Da cosa nasce l’esigenza di questa teoria? Bene, le galassie si muovono troppo velocemente perché sia solo la materia a generare la gravità, così si è ritenuto esistesse una materia definita oscura capace di fornire il resto della forza. Sfortunatamente, per quanto si sia cercato di misurarla non si è riusciti in alcun modo, cosa che ha fatto sospettare che la teoria non sia valida.

Oltre a ciò l’idea che le informazioni spariscano del tutto superato l’orizzonte degli eventi di un buco nero, risulta in disaccordo con la teoria dei quanti, ed ecco allora che alcuni teorici hanno ipotizzato che l’universo sia in realtà basato su un sistema bidimensionale che proietta la realtà che conosciamo e sperimentiamo.

L’idea fondamentale del principio olografico è che l’interiorità di un volume tridimensionale possa essere descritta completamente e in modo equivalente da un’informazione proiettata sulla sua superficie bidimensionale, come se fosse un ologramma. Questo implica che tutte le informazioni fisiche contenute all’interno di una regione possono essere descritte in termini di processi che si verificano sulla sua superficie.

Il principio olografico è stato inizialmente proposto da Gerard ‘t Hooft e successivamente sviluppato da Leonard Susskind e Juan Maldacena. Una delle formulazioni più famose è la cosiddetta “corrispondenza di AdS/CFT” (Anti-de Sitter/Conformal Field Theory), che suggerisce una connessione tra una teoria di gravità quantistica nello spazio anti-de Sitter (AdS) e una teoria di campo conforme (CFT) a una dimensione inferiore. Questa corrispondenza è stata ampiamente studiata e ha portato a importanti sviluppi nella comprensione della gravità quantistica, della teoria delle stringhe e della teoria delle informazioni quantistiche.

Il principio olografico ha anche implicazioni profonde per la teoria dei buchi neri. Secondo il principio olografico, le proprietà di un buco nero tridimensionale possono essere completamente descritte da un’informazione codificata sulla sua superficie bidimensionale, chiamata orizzonte degli eventi. Questo suggerisce una connessione tra la fisica del buco nero e la teoria dei campi quantistici sulla superficie bidimensionale.

Attualmente sono in fase di sviluppo diversi esperimenti, proprio mentre scrivo una equipe di fisici ha il gravoso compito di tarare un sistema basato su laser ultra potenti capaci di leggere le eventuali fluttuazioni della realtà. L’esperimento si basa infatti sull’assunto che una proiezione simile generi una realtà non perfettamente “fissa” caratterizzata da increspature a livello quantico, che potremmo paragonare ad una immagine osservata attraverso una zona di aria particolarmente calda, che nella nostra esperienza quotidiana sappiamo essere oscillante.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.