La Vǫluspá, il poema norreno tramandato oralmente

La Vǫluspá è uno dei poemi più importanti dell’antica letteratura norrena. Si tratta di un’opera epica composta nel X secolo e tramandata oralmente per molti secoli prima di essere trascritta in forma scritta. La Vǫluspá narra la creazione del mondo e del destino degli dei e degli uomini.

Il poema si apre con la figura di una veggente, la Vǫlva, che viene evocata per raccontare la storia del mondo. La Vǫlva descrive la creazione del mondo dalle fiamme primordiali, la formazione dei vari regni degli dei e degli uomini, e l’arrivo del Ragnarǫk, la fine del mondo. La Vǫlva predice la morte dei principali dei, tra cui Odino e Thor, e la discesa del sole e della luna.

La Vǫluspá è anche famosa per il suo stile poetico e l’uso di metafore e simboli. Ad esempio, le descrizioni del mondo primordiale sono piene di immagini suggestive, come il gigante Ymir che viene ucciso e il suo sangue che diventa il mare. La Vǫluspá è anche ricca di riferimenti a creature mitologiche come draghi, serpenti, giganti e nani.

Oltre ad essere un’opera letteraria, la Vǫluspá ha anche un importante significato religioso e culturale. Era considerata un testo sacro dai norreni e veniva recitata durante le cerimonie religiose. Inoltre, il poema ha avuto un impatto duraturo sulla cultura norrena e ha influenzato molte opere letterarie successive, tra cui la saga degli dei e la saga dei Vǫlsung.

La Vǫluspá è stata oggetto di studio da parte di molti studiosi e critici letterari, e ancora oggi è considerata una delle opere più importanti della letteratura norrena. La sua narrazione epica e la sua potente immaginazione la rendono un’opera di grande valore storico e culturale, capace di illuminare la vita e la visione del mondo dei nostri antenati norreni.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.