La Setta di Anne Hamilton-Byrne

La “Setta di Anne Hamilton-Byrne” fa riferimento a un gruppo religioso noto come “The Family” o “The Great White Brotherhood”, fondato e guidato da Anne Hamilton-Byrne, una donna carismatica e controversa nata nel 1921. Questa setta è stata attiva principalmente in Australia negli anni ’60 e ’70, ed è stata coinvolta in numerose controversie e scandali.

Anne Hamilton-Byrne sosteneva di essere una reincarnazione di Gesù Cristo e reclutò seguaci che, a un certo punto, superarono il numero di 500 persone. La setta credeva in una combinazione di elementi del cristianesimo, dell’induismo e del buddismo, nonché in idee New Age. Anne Hamilton-Byrne si presentava come una figura divina e guidava il gruppo con autorità.

Uno degli aspetti più inquietanti della setta è che i membri erano coinvolti in pratiche abusive, compresa la somministrazione forzata di droghe psichedeliche ai bambini. La setta rapì bambini e li crebbe come propri, convincendo i genitori biologici che i bambini sarebbero stati meglio curati dal gruppo. Questo ha portato a numerosi casi di abusi sui minori e di negligenza.

La setta è stata oggetto di un’indagine da parte delle autorità australiane, che alla fine hanno portato all’arresto di Anne Hamilton-Byrne e di alcuni dei suoi seguaci. Nel 1994, Anne Hamilton-Byrne è stata condannata per false dichiarazioni e frode, ma non per gli abusi sui minori, in quanto le prove contro di lei erano limitate. È morta nel 2019.

La storia della Setta di Anne Hamilton-Byrne è stata oggetto di interesse pubblico e di numerosi documentari, libri e programmi televisivi, a causa dell’aspetto controverso e sconvolgente di questa organizzazione religiosa. La sua storia rappresenta un caso estremo di abuso di potere all’interno di un gruppo religioso e di come il carisma di un leader può influenzare profondamente i membri, spingendoli a compiere azioni dannose.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.