Film: La notte dei morti viventi. Inesorabilmente ti cercano

Il film “La notte dei morti viventi” (Night of the Living Dead) di George A. Romero del 1968 è considerato uno dei capolavori del cinema horror e uno dei film più influenti di sempre. Questo film ha creato un nuovo sottogenere nel mondo dell’horror: i film sui morti viventi, in cui i personaggi devono combattere per la loro sopravvivenza in un mondo invaso dai morti che si risvegliano dalla morte.

Il film racconta la storia di un gruppo di persone che si rifugia in una casa di campagna durante una notte in cui la popolazione viene trasformata in zombie. La situazione si fa sempre più critica, con i morti viventi che cercano di entrare nella casa e uccidere i sopravvissuti. Tra i protagonisti ci sono Ben, il leader del gruppo, Barbra, una giovane donna traumatizzata dall’attacco dei morti viventi, e un gruppo di sopravvissuti che cercano di lavorare insieme per trovare un modo per uscire dalla casa e sfuggire ai morti viventi.

Il film è stato girato in bianco e nero, il che ha contribuito a creare un’atmosfera claustrofobica e opprimente, accentuando l’orrore dell’apocalisse zombie. Romero ha utilizzato tecniche di ripresa innovative, come i primi piani sugli occhi dei personaggi, caratteristica che ricorderete certamente anche nel classico di Sergio Leone, certo che diversamente qui è un tipo di ripresa più concitata per far sentire agli spettatori la loro paura e il loro sconforto.

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Ma ciò che rende il film così influente è la sua critica sociale. “La notte dei morti viventi” è stato girato nel periodo dell’agitazione sociale e politica degli anni ’60 negli Stati Uniti, e le tematiche che affronta il film rispecchiano questo clima. In particolare, il film affronta la questione del razzismo, con il personaggio di Ben, un afroamericano, che si trova costantemente in conflitto con gli altri sopravvissuti bianchi.

Il finale del film, in cui Ben viene ucciso da una squadra di vigilanti, ha provocato indignazione e controversie quando è stato distribuito. Ma questo finale ha anche contribuito a far comprendere lo scopo del film: sottolineare l’assurdità e la violenza del razzismo negli Stati Uniti.

Il film è stato un capolavoro di basso costo, girato con un budget limitato di 114.000 dollari. La sua capacità di utilizzare la limitata risorsa a disposizione per creare un film che ha influenzato generazioni di registi è un trionfo del cinema indipendente.

Se certamente conoscerete le versioni remake è naturale che io vi consigli la visione di questo classico che vi assicuro non vi deluderà.