Il panorama alla fine del corridoio – racconto breve

Il panorama alla fine del corridoio

Anche questa domenica mi sarei dovuto arrampicare, speravo che sarebbe stata una gita tranquilla ma, ehi, non sarebbe stata una cosa organizzata dalla mia squadra di pazzi…
Partenza alle 6 del mattino, si dai mettiamoci anche la levataccia tanto per non farci mancare nulla, ma Michela non ha davvero orari, dotata dell’innata capacità di passare dal sonno alla piena attività in pochi secondi.
Che dire della strada? Ah magnifica, le sospensioni mugolavano di piacere ed il mio portafogli strideva di terrore, ma niente poteva prepararci al terrore che avremmo vissuto poche ore più tardi. Ma davvero era stata una buona idea andare in un posto così isolato la mattina della vigilia di Ognissanti? A questo punto posso dire certamente no.
Dopo un viaggio estenuante le prime mura del villaggio iniziavano a far capolino, lassù, isolato tra i monti era un paesaggio perfetto per un nostro video horror. La cosa che mi ha colpito di più arrivando è stato l’assoluto silenzio, non fraintendermi tu che leggi, il silenzio è la norma in posti simili, ma qui non si sentiva nulla, un fruscio, un verso di uccelli, un insetto, niente di niente, neanche le nostre voci erano naturali, hai mai sentito delle stanze anecoiche? Io si, francamente non ci sono mai entrato, ma dicono che l’assoluto silenzio possa far impazzire e qui ho avuto l’impressione che fosse davvero fastidioso. Ma tu vuoi sapere come continua la storia e io sto a fare digressioni…

Dopo pochi minuti la nebbia aveva avvolto tutta la zona, ci trovavamo come in un occhio del ciclone, ma tutto fermo, certo poco mi importava, io ero li per filmare le rovine e quelle si vedevano bene, così sono entrato in una casa, il corridoio era bello lungo, che poi che ti dico corridoio, era una serie di stanze che assumevano quelle sembianze per la mancanza di infissi e porte, comunque alla fine si vedeva il panorama da una finestra lontana, che fai non vai a vedere? Arrivo alla finestra e wow, un panorama da urlo, bello ma, qualcosa non torna, vedo lontano e non c’è nebbia, manco un filo, che diavoleria è? Torno indietro di corsa e guarda guarda la nebbia sta ancora li, ma della mia squadra manco l’ombra, chiamo ma nulla, nessuno risponde, nessuno si vede.
Sono qui da tanto tempo ormai e lascio questo scritto prima che le forze mi abbandonino, la sete neanche la sento più, sento solo le dita che faticano a muoversi, come se le mie giunture fossero irrigidite, a te che troverai questo messaggio vorrei dire di stare lontano da qui, ma se lo stai leggendo è troppo tardi anche per te.

Un sentito ringraziamento a Stefania, Barbara, David e Marco di 𝔸𝕤𝕪𝕝𝕦𝕞 𝕄𝕪𝕤𝕥𝕖𝕣𝕚𝕒 𝔼𝕟𝕥𝕚𝕥𝕚𝕖𝕤 per la simpatia e l’accoglienza nel loro magnifico gruppo.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.

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