I fantasmi di Pripyat, Chernobyl 1986

Quella dei fantasmi di Pripyat è una delle leggende metropolitane più interessanti su cui abbia letto negli ultimi anni. Il disastro di Chernobyl è marchiato a fuoco nelle menti di chi abbia superato i 40 anni di età, perché fu un evento catastrofico che terrorizzò tutti e che fece sentire i suoi effetti in ogni parte del globo.

Oggi le radiazioni, lungi dall’essere scomparse, sono sotto controllo in molte zone ed è nato un vero e proprio turismo legato all’evento, che conduce ogni anno migliaia di persone a visitare la vicina città di Pripyat e sconfinare in alcuni casi verso il reattore.

Inutile dire che si corra un grave rischio, specie se lo si dovesse fare senza criterio e senza le dovute precauzioni garantite da una misura costante delle emissioni che variano di centimetro in centimetro e trasformano ogni oggetto in un potenziale e virtuale proiettile per la nostra vita.

Alcuni visitando la città unicamente attraverso google maps hanno notato strane figure alle finestre delle case, figure che sembrerebbero dei volti e che sappiamo quasi certamente essere della semplice pareidolia, causata dalla nostra naturale propensione a cercare forme note nelle immagini e dalla compressione delle foto non sempre nitide. Come è facile immaginare, le finestre attraverso le quali si vedono queste figure sono tutt’altro che linde e dietro sono ancora presenti oggetti, mobilio, capi di abbigliamento, tutte cose che non fanno che alimentare le nostre percezioni e le relative leggende.

Vi lascio alcune di queste immagini che senza dubbio sono particolari e potrebbero far sobbalzare chiunque. Ora che il luogo sia stato teatro di molte morti è innegabile e se pure in fondo al mio animo percepisco il paranormale, spero proprio che si tratti unicamente di pareidolia, perché immaginare delle anime vincolate a vivere in un tale inferno è una ipotesi che mi rattrista tantissimo.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.