Sant’Antonio Abate la leggenda degli animali parlanti

Sant’Antonio Abate si festeggia anche in Sardegna con delle modalità piuttosto curiose. Il santo è infatti considerato il protettore degli animali domestici, cosa che lo lega fortemente alla cultura popolare sarda a doppia mandata, sia dal punto di vista tipicamente affettivo che lavorativo, dal momento che la terra Sarda è da sempre stata terra di allevatori di bestiame oltre che di agricoltori.

Inoltre leggenda vuole che Sant’Antonio fosse una sorta di Prometeo per i Sardi, che non conoscendo il fuoco, pativano il freddo e pregavano il santo affinché potesse alleviare le loro sofferenze. Questi mosso da compassione si recò all’inferno portando con se il suo fidato maialino e mentre a lui fu vietato l’ingresso dai demoni, il piccolo porcellino riuscì nell’impresa seminando il panico tra le creature demoniache, così il santo riuscì ad accendere il suo bastone e portare il fuoco agli antichi sardi.

Oggi si festeggia con grandi fuochi accesi nelle piazze dei paesi, quelli che in Sardegna siamo soliti chiamare “Fogones” si tratta di enormi cataste di legna incendiate in modo controllato che generano uno spettacolo stupendo e ancestrale.

Tratta da https://www.sardegnainfesta.com Baunei

Quel che meno è noto è il fatto che la notte sia sconsigliato avvicinarsi alle stalle per evitare di sentire gli animali parlare, perché leggenda vuole che questa notte del 17 Gennaio le bestie acquistino la capacità di parlare la lingua umana e si racconta che il sentire queste parole possa scioccare i testimoni.

In realtà solo di leggenda si tratta, ma io se fossi in voi, starei lontano dalle stalle…

Buon Sant’Antonio a tutti.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.