Musca Macedda: Una strana creatura della mitologia sarda

Oggi vi racconto della mosca macellaia, ossia come la chiamiamo qui la Musca Macedda. Ormai sapete che ogni cultura ha le sue creature mitiche e maligne, quella sarda forse più di altre per un isolamento geografico che ha fatto forse si che queste venissero poco contaminate uniformandosi ad altre leggende.

La Musca Macedda letteralmente significherebbe la “la mosca che macella” insomma qualcosa di simile ad uno Jack lo squartatore paranormale. La leggenda è diffusa in ogni dove in Sardegna, ma presenta delle varianti per quanto riguarda le dimensioni ed alcuni particolari del suo aspetto.

A volte viene descritta come una sorta di grosso tafano mentre altre come una enorme mosca grande quanto la testa di un bue e dotata di un velenosissimo pungiglione. Si raccona che il suono delle sue ali si possa sentire a chilometri di distanza ma che una volta che si è raggiunti non vi sia più scampo.

Esattamente come accade nei racconti di Indiana Jones, questo essere mostruoso è spesso a guardia di enormi tesori, spesso celata in bauli o cassapanche in attesa di sferrare il colpo fatale a chi cerchi di impossessarsi dei preziosi.

Leggenda vuole che siano state le Janas a crearle e che le utilizzino per proteggere i loro averi, janas di cui abbiamo parlato qualche anno fa e vi riporto l’articolo: Le leggendarie fate Janas

In realtà abbandonando la leggenda per addentrarci nell’origine storica è plausibile che questo mostro sia nato nel momento in cui la zanzara anofele fu importata in Sardegna dagli invasori romani, zanzara che sappiamo bene può trasmettere la malaria che al tempo era quasi certamente mortale.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.