Le esperienze premorte, spesso definite NDE, sono qualcosa di cui si sente parlare spesso, sperimentate da tanti e studiate da altrettanti, perché, sia che si tratti di un fenomeno paranormale che puramente scientifico, hanno il loro fascino.

Ma di cosa si tratta? Cercando di spiegarlo nel modo più semplice possibile, è un insieme di visioni e sensazioni che molti sostengono di aver provato durante una condizione fisica prossima alla morte a causa di un arresto cardiaco oppure una anestesia totale…

Quasi tutti i testimoni di visioni di premorte raccontano di aver percepito una luce abbagliante bianca, una sensazione di benessere e l’istinto di voler andare verso questa luce, luce che appare ai più come un bagliore alla fine di un lungo tunnel, luce che evidentemente non raggiungono perché tornano in “vita” o se preferite si svegliano e possono raccontarci tale esperienza.

Ma non finisce qui, molti sostengono di aver percepito di essersi staccati dal corpo fisico ed aver osservato la scena della loro quasi dipartita dall’esterno, come se quella che definiamo anima avesse preso il sopravvento.

Conosco bene questi racconti di premorte in quanto mia madre ne fu testimone durante una anestesia totale e mi raccontò di aver visto questo tunnel con la luce lontana bianchissima e che lei si allontanò per le parole di mio padre che la chiamava cercando di svegliarla.

Questa testimonianza da parte di mia madre la considero interessante dal momento che lei è assolutamente atea e piuttosto legata alla scienza, scienza che spiega questi eventi con le allucinazioni che sono causate in parte dai farmaci presenti nella anestesia ed in parte con il minor afflusso di ossigeno al cervello in altri casi, certo è però curioso che le testimonianze siano tutte così simili.

Allora di cosa si tratta? Aimè non esiste una risposta certa e definitiva ma sempre nuovi spunti di riflessione.

Voi cosa ne pensate?

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.