Parliamo del Pentacolo e non è cosa così scontata, mi sono chiesto come iniziare e mi pare che la cosa più logica sia capire le sue origini.

Il termine “Pentacolo” deriva da “Pentaculum” e probabilmente dalla parola greca “πέντε” con il significato inequivocabile di “cinque”. Chiaramente ci si riferisce alla sua forma a stella dotata di 5 punte, ma, se oggi noi siamo abituati a pensarlo come un grande segno realizzato su pareti o pavimenti, nel passato le cose erano leggermente differenti.

Nel medioevo infatti si trattava di qualcosa di “portatile”, spesso un pezzo di metallo oppure di pergamena dove venivano segnati dei caratteri magici, delle rune se vogliamo ed il suo nome deriva dal fatto che questi caratteri erano inseriti all’interno della famosa stella, perché si credeva che questa potesse preservare in qualche modo il potere della magia espressa.

Datogli in mano il pentaculocominciò a mormorare parole latinegreche, ebraiche (Cit. D’Azeglio)

Nella visione comune il simbolo gode di cattiva fama e spesso viene associato al “maligno”, si al Diavolo insomma, ma le cose non stanno proprio così. Il Pentacolo è in vero un simbolo di protezione positivo e vi cito un estratto di Ariosto:

E perché da li spirti non sia offesaLe fa d’un gran pentacolo coperchio…

Come potete chiaramente leggere era un simbolo che fungeva da amuleto e non da maleficio, ma come spesso accade la visione è mutata ed il simbolo, usato capovolto, è diventato suo malgrado il simbolo del Male, come possiamo osservare in questa immagine:

Per capire quando questo simbolo pagano ha assunto valenza maligna dobbiamo come sempre guardare all’avvento del Cristianesimo che ha spazzato via, o almeno ha cercato di spazzare via, tutte le dottrine preesistenti bollandole come diavolerie.

Simbolo utilizzatissimo in ambito Wicca, ha in questa tradizione un significato molto interessante, dove le tre punte superiori indicano il triplice aspetto della Dea, mentre le punte inferiori la dualità della divinità nei suoi aspetti di fertilità e divinità ultraterrena.

E’ abbastanza probabile che la forma tragga ispirazione dal corpo umano, dove le punte in basso rappresentano le gambe, e quelle in alto le braccia e la testa, e non è un caso che la valenza della fertilità sia quindi riportata sulla parte bassa del simbolo.

In questa visione duale il pentacolo rappresenta la fede dei devoti, ma non solo il bene ma anche il male dal momento che sono due parti fondamentali della realtà.

Il pentacolo rappresenta a tutti gli effetti l’equilibrio degli elementi, dove le sue cinque punte stanno ad indicare acqua, aria, fuoco, terra e, in cima, lo spirito. Questi elementi con le loro rispettive forze, in un intricato e delicato equilibrio, esprimono la potenza spirituale e divina dell’universo.

Forse da oggi guarderete al simbolo con occhi diversi.