Amici eccoci alle prese con quella che ritengo una leggenda metropolitana in piena regola, ma come al solito prima di sfatare un mito lo testiamo. Nell’ambiente degli appassionati di spiritismo circola una leggenda relativa al comportamento di una fiamma di candela in presenza di entità…

Secondo la teoria la fiamma, senza apparente motivo, quindi in assenza di intervento esterno come una folata di vento oppure il respiro di qualcuno nelle vicinanze, varierebbe la sua intensità ed il suo colore. In presenza di entità la fiamma dovrebbe variare da alta e rossiccia a corta ed azzurra…

Quando ci capiterà di eseguire un’indagine in qualche luogo presumibilmente infestato proviamo questo esperimento abbinandolo ai classici mezzi di indagine che usiamo di solito.

Analizziamo ora il fenomeno, che è assolutamente spiegabile fisicamente, una fiamma di colore verso l’azzurro indica una combustione a temperatura più alta e potrebbe essere causata da una presenza maggiore di ossigeno. Mentre una fiamma corta come quella descritta è tipica di una condizione di microgravità o mancanza di ossigeno. Nel caso descritto ci troveremo quindi davanti ad una condizioni di microgravità e maggior temperatura…

Possibile che la presenza di un’entità alteri localmente delle condizioni fisiche? Francamente vedo la cosa molto improbabile.

Ma, forse, niente è misurabile e si tratta  solo di percezione e, il passaggio di queste presunte entità da una realtà ad un altra, genera delle alterazioni che però vengono percepite solo dalla nostra mente che le associa a qualcosa di noto… Naturalmente si tratta di esperimenti, quindi vi prego di tentare, ma a parer mio non si tratta di un fenomeno paranormale.