Il museo locale offre la possibilità di visionare i più interessanti tra questi reperti, ma un consiglio è quello di visitare le campagne andando alla ricerca delle enormi sculture che in alcuni casi come nei pressi dell’agriturismo Genna e Corte possono essere individuati da lontano. Proprio confinante con questo agriturismo potrete osservare il celebre Nuraghe Azzurro le cui pietre hanno assunto questa insolita colorazione per dei motivi non chiarissimi. La teoria più accreditata è che si tratti di licheni…
Il complesso di Genna’e Corte, tra i più maestosi del Sarcidano e uno dei pochi nuraghi pentalobati della Sardegna, che si presenta tutt’ora inesplorato e in pessimo stato di conservazione, si trova nella località Stunnu, a circa 10 chilometri dal centro abitato, in un’area non nuova alle sorprese, dalla quale provengono la maggior parte delle stele menhir esposte nel museo della cittadina del Sarcidano.
Tutta la zona circostante presenta delle caratteristiche quasi magiche, le antiche strutture perdute, le enormi sculture e la simbologia Shardana sono come un eco di una grande civiltà di cui sappiamo davvero poco. Molti sostengono che si trattasse del popolo passato alla storia come il “Popolo di Atlantide” e le similitudini con la leggenda sono davvero tante a partire dai segni di una terribile alluvione che ha certamente spazzato via il 90% delle strutture.
Seguendo i percorsi poco segnati attorno al Nuraghe Azzurro il campo magnetico fa segnare picchi interessanti in linea con tutte le strutture edificate dai proto-sardi… E’ certo che questo popolo era a conoscenza dei campi magnetici e sapeva come individuarli…