My two cents: Le monete per pagare il traghettatore

L’espressione “my two cents” è diventata patrimonio popolare grazie a diverse pellicole e, credo, soprattutto ai buoni vecchi Simpson che, con il loro personaggio Kent Brockman, ne hanno realizzato una macchietta dissacrante e divertente.

Ma cosa indicano queste monete in effetti? Era usanza dei nostri avi porre delle monete sugli occhi dei defunti per un motivo ben preciso, ossia pagare il traghettatore di anime e far si che il loro caro estinto potesse raggiungere il regno dei morti.

Dice Aristofane:

Il parente più prossimo chiude gli occhi e la bocca del defunto, dopo avervi posto la moneta per Caronte

In questo caso Aristofane ci racconta di una moneta, perché nella antica Grecia era usanza utilizzarne a volte solo una, spesso posta sotto la lingua del defunto, ed altre due monete che venivano poste sopra gli occhi, come a chiuderli.

Quindi sappiamo adesso che l’origine della strana tradizione legata alla frase “my two cents” era la cultura greca, e sappiamo anche che questo pegno in denaro veniva chiamato obolo, (equivalente alla 6a parte della dracma), ma non rimase tradizione greca a lungo, fu infatti esportata a Roma, presumibilmente attorno al 405 a.C. dal momento che il primo ritrovamento in tal senso è datato così.

Chiaramente Roma aveva usanza di importare le culture dei popoli sottomessi o che ritenesse validi per qualche motivo, ma l’importazione non era priva di interpretazione ed adattamento, così mentre per i greci l’obolo rappresentava la 6a parte della dracma (stimato in un peso in metallo prezioso di 0.568g) a Roma si adottò l’uso della doppia moneta chiaramente Romana designando l’aes grave (bronzo pesante), moneta che veniva utilizzata nei primi tempi della repubblica.

Prima di questa data sono state ritrovate altre forme di pegno, spesso semplici pezzi di ferro liscio o inciso con preghiere o maledizioni, quindi non possiamo negare che l’influsso greco abbia apportato dei modi più eleganti e raffinati in questa pratica.

Detto così potrebbe sembrare che tutto fosse fatto per il puro rispetto del defunto ma da alcune fonti storiche risulterebbe che l’usanza di pagare Caronte fosse da attribuire alla paura che il morto non attraversando il fiume potesse in qualche modo tornare indietro…

In realtà non potremmo mai avere la certezza di cosa passasse per la testa di questi uomini ma sicuramente possiamo ammirare la cultura vasta ed articolata di tradizioni che ci hanno regalato.

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.