L’uomo che vendette l’anima al Diavolo: Robert Johnson

Si tratta di una delle leggende metropolitane più avvincenti in campo musicale… Robert Johnson fu un grande artista degli anni 30, originario del Mississippi che, leggenda vuole, abbia ottenuto fama e successo grazie ad un patto con il Diavolo.

La sua maestria con la chitarra è innegabile, un vero virtuoso che ci lascia una musica favolosa ed una storia alquanto fumosa. In effetti la sua grande arte era probabilmente già latente nelle sue vene, ma fu l’incontro con Ike Zinnerman a permettergli di affinare la tecnica e qui ci sarebbe da spendere una parola sul suo maestro, che sosteneva di aver imparato a suonare grazie alle possessioni di alcuni spiriti tra le tombe del cimitero…

Le leggende continuano a prendere corpo e raccontano che Ike fosse stato inviato dal Diavolo a tentare il giovane Robert, anche se in effetti la maestria del chitarrista si sviluppa nell’arco di un solo anno passando da un umile strimpellatore ad un maestro dello strumento, cosa che è abbastanza strana per chi si sia mai dedicato alla chitarra.

Il suo approccio alla musica è incredibilmente moderno e basato su influenze blues e jazz tanto che verrà paragonato a poeti come Keats e Shelley ma nemmeno lui fa nulla per smentire la sua chiacchierata sudditanza per il maligno, tanto che nel suo celebre brano “Crossroad Blues“, chiede pietà a Dio come a volersi liberare la coscienza.

Nei patti con il Diavolo si dice che questo sfrutti le nostre debolezze per poterci colpire, e Robert Johnson aveva una debolezza piuttosto manifesta, era un inguaribile donnaiolo, tanto che fu ucciso avvelenato da un marito geloso stanco dei continui tradimenti della consorte… Robert morì il 13 agosto del 1938 dopo due giorni di agonia per aver ingerito del veleno che era stato versato in alcune bottiglie di whisky, e benché pare avesse capito che le bottiglie fossero state manomesse non fece nulla per evitarlo, forse cercò espiazione o forse era solo stanco e depresso.

Pare che le ultime parole di Robert Johnson siano state per la madre, consegnandole la sua amata chitarra le disse: “Non la voglio più, non ne voglio più sapere: ora sono figlio tuo, mamma, e del Signore… Sì, del Signore, non più del Diavolo”

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.