Le anime della Chiesa Romanica di Santa Maria di Palmas

Amici oggi voglio parlarvi di una location che trovo interessante più da un punto di vista storico che paranormale, la chiesa romanica di Santa Maria di Palmas. A pochi chilometri da San Giovanni Suergiu, lungo la statale che conduce alle spiagge di Porto Botte, trova collocazione un gioiello architettonico di grande valore storico ed artistico. Le sue dimensioni molto limitate ne rendono un piccolo capolavoro dell’architettura romanica.

Il sito dove oggi possiamo ammirare questa chiesetta ha ospitato fino agli anni 60 il vecchio villaggio di Palmas, oggi solo un ricordo divenuto un paese fantasma. Gli storici sostengono che la sua costruzione sia da ricondurre all’anno Mille, epoca magica e delle grandi migrazioni… Sfortunatamente non esistono documenti storici certi e quindi si è dovuto stimare un periodo di edificazione compreso tra il 1000 ed il 1016 d.C. Da alcuni studi eseguiti sulla struttura delle fondamenta sembrerebbe che l’intera struttura poggi su un edificio molto più antico di cui niente è dato sapere.

Oggi, la splendida chiesa romanica di Santa Maria di Palmas, mostra i segni di diversi interventi di manutenzione non recenti, che in ogni caso, risultano interessanti a livello storico. Il periodo degli anni 50 è stato sicuramente il peggiore per il suo decadimento, periodo in cui il centro abitato ha subito un trasferimento nella sede attuale, allontanando i fedeli che pian piano se ne sono distaccati lasciando il passo alle greggi ed al foraggio che hanno rappresentato la quotidianità di questo luogo sacro fino ai giorni nostri.

L’aspetto attuale si deve ad una buona opera di restauro datata 1996 che dovrebbe aver riportato il suo aspetto a quello che si suppone fosse in origine. Come in ogni luogo simile esistono delle leggende riportate oralmente, si parla di anime in pena e le solite ombre, cose che non mi va ne di approfondire ne di sfatare perché fanno parte della cultura popolare ed in assenza di prove differenti dalla diceria preferisco non discutere.

Ma se da un lato non posso e non voglio trattare la leggenda, trovo che sia il contorno perfetto per un posto così ricco di storia ed arte.