E se i mostri del passato fossimo noi?

Spesso ci si imbatte nella letteratura di genere in strani eventi che i nostri avi descrivevano come mostri, pensiamo alle leggende sui Kraken, oppure a strani avvistamenti descritti nei modi più disparati. Ma allora di cosa si trattava?

Evidentemente sto togliendo dall’equazione l’ignoranza che dominava dei secoli così lontani, ma prendendo per buono che questi uomini avessero effettivamente osservato dei fenomeni inspiegabili, di cosa si poteva davvero trattare, è materia affascinante.

Una ipotesi secondo alcuni è che si sia trattato di avvistamenti di tipo ufologico, ma io ho anche una mia teoria che spazia nella fisica. E’ possibile che in determinate condizioni realtà separate da tempo più che da spazio si siano toccate? Insomma è possibile che la descrizione di questi eventi raccontasse qualcosa del nostro tempo per qualche motivo palesatasi ai nostri avi?

Pensiamo a mostri dei mari, oggetti particolari descritti come enormi pesci che invece potevano essere moderni sottomarini, oppure a strane luci o riflessi metallici nel cielo che potevano essere moderni aerei di linea.

Se ci pensiamo eventi simili potrebbero spiegare strane situazioni descritte da alcuni piloti nel celebre Triangolo delle Bermuda oppure misteriose sparizioni di imbarcazioni che forse sono solo transitate in un fantomatico tunnel spazio tempo…

So che queste sono sono congetture senza uno straccio di prova ma ritengo che eventi simili potrebbero spiegare qualcosa come i fantasmi, le ombre, i poltergeist, ossia una strana interferenza tra diverse epoche o realtà e che, per assurdo, potremmo essere noi stessi in altri momenti o qualcosa che è già avvenuto nei secoli scorsi.

Cosa ne pensate?

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.