Analisi di una teoria: Il paradosso di Fermi

Analizziamo oggi il paradosso di Fermi, ma per prima cosa spieghiamo chi fosse Enrico Fermi. Il celebre scienziato italiano è noto in primis per i suoi studi, sia di tipo teorico che sperimentale, nell’ambito della tanto svilita meccanica dei quanti (svilita da pseudo ricercatori della domenica e truffatori cacciatori di fantasmi) e della fisica nucleare.

Tra i suoi maggiori contributi alla materia citiamo la teoria del decadimento beta, ossia la trasformazione di elementi instabili in altri con diverso numero atomico, e la statistica quantistica di Fermi-Dirac, Dirac altro nome illustre della fisica Nobel nel 1933, che tratta la distribuzione di particelle in un sistema in equilibrio termico, per quanto riguarda le interazioni nucleari.

Ma da buon fisico teorico amava disquisire su ogni argomento che presentasse punti oscuri e l’eventuale interazione con una civiltà extraterrestre ne è un chiaro esempio.

Il paradosso di Fermi è noto a tutti gli studiosi di ufologia e offre un semplice spunto di discussione sulla possibilità dell’esistenza di altre specie evolute oltre alla nostra, sintetizzando ed usando le sue parole:

«Se l’Universo e la nostra galassia pullulano di civiltà sviluppate, dove sono tutte quante?»

In passato abbiamo parlato dell’equazione di Drake che statisticamente offre la certezza della presenza di altre civiltà, questo paradosso invece sembrerebbe dire il contrario ma non è proprio così.

Se da un lato la stima di Drake pare troppo ottimistica e quella di Fermi troppo pessimistica, è pur vero che entrambe si riferiscono ad un arco temporale ben preciso, limitato alla nostra capacità di emettere e ricevere segnali.

Non è forse vero che fino a pochi decenni fa non eravamo capaci di trasmettere? La cosa va applicata ad ogni specie, che, tolta la distanza tra i vari pianeti o sistemi stellari, potrebbe esistere ma non essere capace di ricevere o trasmettere, potrebbe essere primitiva insomma o peggio estinta o forse ancora il loro segnale deve raggiungerci…

Credo che queste due teorie possano convivere. Voi che ne pensate?

Chi sono

La mia carriera scolastica è ben lontana dal mondo del paranormale, ho frequentato un Liceo Scientifico ed ho proseguito con gli studi di Ingegneria Elettronica, anche se la mia vera passione è sempre stata la fisica, che, a dispetto dei limitati esami di ingegneria, continuo a studiare tenendomi aggiornato con libri ed alcuni abbonamenti a riviste di settore, non di quelle che si possono trovare in edicola, quelle di fisica vera direttamente trattate dai centri di ricerca.

Sono curioso per natura, e tendo ad essere particolarmente distratto da ogni nuovo stimolo, cosa che mi porta ad occuparmi di svariati argomenti contemporaneamente, a volte davvero diversi tra loro come la cucina o la meccanica…tendo a cambiare spesso prospettive di studi, ma se questa cosa è per la scuola tradizionale un bel problema, risulta invece un vantaggio quando si è liberi da vincoli imposti.

Un consiglio che lascio a tutti voi è quello di guardare verso l’alto, non accontentatevi di quel che leggete online, sviscerate gli argomenti che vi affascinano e cercate di portare la vostra comprensione sempre un gradino in su, questa è la mentalità giusta.