Abruzzo: Sant’Omero tra Fantasmi e Lupi mannari
Carissimi amici, oggi visiteremo un luogo davvero interessante…
Incastonato in un paesaggio fiabesco a metà strada tra Teramo e San Benedetto del Tronto si trova una delle realtà più interessanti dell’Abruzzo per quanto riguarda il paranormale: Sant’Omero.
Un pò di storia… In epoca romana il territorio ebbe un periodo di grande floridezza grazie all’insediamento di varie famiglie nobili, con l’edificazione di due grossi agglomerati: Castrum Rufi (i cui resti sono ancora oggi visibili) con i possedimenti di Lucio Tario Rufo da cui l’attuale frazione di Garrufo e Vicus Stramentarius. Fortificata alla caduta dell’Impero Romano, dal 1154 fu feudo di Gualtiero di Rinaldo e possedimento degli Acquaviva di Atri dal 1528 al 1639.
Nel 1644 fu possesso degli Alarcon y Mendoza, Marchesi della Valle Siciliana fino all’inizio dell’Ottocento. Fino al 1860 era quindi parte integrante del territorio del Regno delle Due Sicilie, per passare poi al Regno d’Italia.
Nel centro abitato si segnala la chiesa barocca di San’Antonio Abate.
Qualche anno fa il gruppo di ricercatori del paranormale dell’EPAS ha studiato il posto a causa delle tante segnalazioni e leggende di fantasmi e creature mostruose simili a licantropi che si aggirerebbero indisturbate nel territorio…
Secondo la leggenda la zona più calda del paese sarebbe essere la “Fonte Vecchia”, luogo adibito sin da tempi immemorabili al lavaggio degli indumenti, che sempre secondo leggende popolari fu abbandonato dalle donne del posto a causa degli attacchi da parte di licantropi e comparizione di spiriti aggressivi ed una misteriosa dama bianca…
Sant’Omero è un paese stupendo con una storia alle spalle davvero invidiabile ed antica, consiglio a tutti di visitarlo, se poi, come me, siete appassionati di leggende vi consiglio di farlo durante il periodo dei Morti e dei Santi, per essere più chiaro durante la festività di Halloween, per vivere in pieno il significato misterioso della festa 😉