Un mistero lungo 475 anni: la leggenda di Paracelso

Caro lettore ti voglio raccontare una storia che ormai si tramanda da quasi 500 anni, una storia che ha dell’incredibile su uno degli uomini più famosi e rappresentativi del rinascimento. Il suo nome era, o forse sarebbe meglio dire è, Paracelso…

Paracelso è un uomo di scienza nato nell’anno 1493 a Einsiedeln, Svizzera e presumibilmente morto il 24 settembre 1541 a Salisburgo, Austria. Durante tutta la sua vita si impegnò nello studio della medicina e dell’astrologia ma non è per questi suoi studi che trovo la sua figura così interessante, infatti il suo campo di competenza più interessante fu l’Alchimia, antica scienza votata allo studio della materia, delle sue interazioni con i vari elementi e, specificamente nel suo caso, alla ricerca della vita eterna… Esiste una leggenda molto antica che narra un suo presunto patto con il maligno con lo scopo di ottenere il segreto della vita eterna.

La sua morte ha dei punti poco chiari, sembra infatti che sia stato avvelenato dagli amici e colleghi senza motivi apparenti, il che fa pensare ad una morte fasulla. Su di lui sono vive leggende di ogni tipo, come quella del suo cavallo bianco che sarebbe stato un dono di Satana e capace di percorrere lunghissime distanze senza accusare minimamente fatica o come quella della sua spada, contenente in una ampolla nell’impugnatura il misterioso laudanum, la sua medicina più potente ed arcana e si diceva che forse nascondesse anche un demone. Insomma su di lui è stato detto tanto visto il calibro dell’uomo e i suoi tanti interessi, ma certamente la leggenda più interessante è quella relativa alla sua non morte, infatti si ritiene che avendo carpito in qualche modo il segreto della vita eterna vaghi tuttora tra noi celato da false identità…

Uno dei suoi motti più celebri recita: “Non sia schiavo altrui chi può essere signore di se stesso” che per chi si intende un po’ di letteratura recita in modo particolarmente simile ad alcuni verso del Paradiso Perduto.

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