Geroglifici: Il primo approccio

Geroglifici: Il primo approccio

alfabeto egizioCaro lettore, continuando la collaborazione con Genesis – Alla scoperta abbiamo deciso di trattare un argomento istruttivo ed utile per tutti coloro che si avvicinano allo studio del paranormale e dei fenomeni ufologici… Stiamo parlando della decifrazione dei geroglifici. Chiaramente questa non vuole essere una guida ma un semplice inizio per stuzzicare l’interesse di chi sia completamente digiuno della materia. Cosa siano i geroglifici non mi sembra opportuno ricordarlo dal momento che tutti li hanno visti o ne hanno sentito parlare, quindi inizieremo subito andando al sodo.

Devi sapere che ogni simbolo rappresenta il suo significato letterale ed allo stesso tempo ha un suono fonetico e che tali simboli possono essere combinati per ottenere espressioni complesse…

Facciamo il primo esempio pratico: nomi-di-TUTANKHAMON

Come vedi da questi cartigli per noi il nome è Tutankhamon e così lo conosciamo da sempre, ed in effetti il tutto suona a livello fonetico in quel modo, ma il significato è “Immagine vivente di Amon” Quindi i simboli vengono accoppiati per creare il senso compiuto.  Se osservi bene il cartiglio noterai un simbolo che ancora viene utilizzato ai giorni nostri nei cartelli stradali per segnare i corsi d’acqua… La N del cartiglio è il simbolo dell’acqua ed in questo caso viene utilizzato come specchio d’acqua, a formare il senso di “Immagine”. Spero che questo primo approccio ti abbia ispirato della sana curiosità come è successo a me. La scrittura geroglifica è certamente complessa ma compensa con una straordinaria bellezza e non studiarla è un delitto.